DePuy Synthes Vacu-Mix Plus Folleto De Instrucciones página 21

Idiomas disponibles
  • ES

Idiomas disponibles

  • ESPAÑOL, página 16
Introduzione precoce del cemento può indurre un
calo pressorio, che è stato associato alla presenza di
metilmetacrilato sulla superficie del prodotto, sebbene tale
associazione non sia stata dimostrata. Il calo pressorio,
oltre all'ipotensione indotta sia accidentalmente che
intenzionalmente, può indurre aritmia cardiaca o ischemia
miocardica. Al fine di ridurre tale rischio, il chirurgo deve
evitare di introdurre il cemento prima che sia pronto; si
consiglia inoltre di rispettare scrupolosamente le istruzioni
per la miscelazione e la preparazione. Di regola, prima del
suo inserimento, il cemento deve presentare un aspetto
superficiale opaco e non deve aderire ai guanti chirurgici.
Gli
effetti
ipotensivi
potenziati se il paziente è affetto da ipovolemia.
Il chirurgo, per formazione specifica ed esperienza pratica,
deve avere completa conoscenza uso del sistema Vacu-
Mix Plus, nonché delle proprietà, delle caratteristiche
di manipolazione e della procedura di applicazione del
cemento osseo. Considerato che le caratteristiche di
manipolazione e polimerizzazione dei cementi ossei
variano a seconda della temperatura e della tecnica di
miscelazione, il chirurgo deve determinarle in base alla
propria esperienza.
È essenziale lo scrupoloso rispetto dei principi e delle
tecniche di buona pratica chirurgica. infezione profonda
della ferita è una grave complicanza postoperatoria, che
può richiedere espianto totale del cemento osteointegrato.
infezione profonda della ferita può essere presente allo
stato latente e può non manifestarsi per diversi anni dopo
intervento.
Alla luce delle segnalazioni riportate in una parte della
letteratura pubblicata, che indicano un potenziale più elevato
di mortalità associato alle tecniche cementate rispetto a
quelle non cementate, è necessario valutare opportunità
uso se sia opportuno utilizzare o meno il cemento osseo in
pazienti con diagnosi di frattura del collo femorale.
Poiché il monomero liquido è altamente volatile
ed infiammabile, la sala operatoria deve essere
correttamente ventilata, per eliminare la maggior quantità
possibile di vapori di monomero. Sono stati riportati
casi di autoaccensione di fumi di monomero durante
elettrocauterizzazione a livello della sede chirurgica
adiacente al cemento osseo appena introdotto.
Conservare
il
confezionamento
a temperature inferiori a 25 °C e tenerlo al riparo
dalla luce, per evitare la polimerizzazione prematura
della fase liquida di monomero. Prima di procedere
intervento, controllare lo stato del monomero liquido.
Non utilizzare se sono presenti segni di addensamento o
di polimerizzazione prematura. Non utilizzare il prodotto
dopo la data di scadenza.
Particolare cautela è richiesta durante la miscelazione
delle due fasi, al fine di evitare l'esposizione eccessiva ai
vapori di monomero concentrati, che potrebbero irritare
le vie respiratorie, gli occhi e, possibilmente, il fegato.
In caso di contatto accidentale della fase liquida con
gli occhi, sciacquare con acqua abbondante. I vapori
concentrati emanati dalla componente liquida possono
produrre effetti avversi sulle lenti a contatto. I membri
del personale portatori di lenti a contatto devono essere
informati a riguardo e limitare la loro esposizione. Si
devono sempre rispettare le linee guida dei produttori
delle lenti a contatto relativamente esposizione ai vapori
irritanti e nocivi.
È stato dimostrato che il metilmetacrilato induce reazioni
di ipersensibilità in persone predisposte, che, a loro
volta, possono indurre una risposta anafilattica.
del
metilmetacrilato
esterno
Una fissazione inadeguata o eventi postoperatori imprevisti
possono danneggiare l'interfaccia cemento-osso e portare
alla micromobilizzazione del cemento contro la superficie
ossea con cui è a contatto. In tale evenienza, è possibile che
venga a formarsi uno strato di tessuto fibroso tra il cemento
e l'osso. Si consiglia quindi di sottoporre tutti i pazienti a
controlli regolari e a lungo termine.
La fase finale della polimerizzazione del cemento avviene
in situ e, essendo una reazione esotermica, comporta un
notevole sviluppo di calore. Gli effetti nel lungo periodo
del calore prodotto in situ non sono ancora stati valutati.
Non sono state ancora determinate la sicurezza e
vengono
l'efficacia dei cementi ossei con gentamicina nelle
gestanti e nei bambini. I cementi ossei con gentamicina
non devono essere usati nel primo trimestre di
gravidanza e, nei restanti trimestri, vanno utilizzati solo
in caso di patologie che pongono un rischio per la vita.
L'uso dei cementi ossei con gentamicina è indicato
nei bambini esclusivamente a scopo di conservazione
dell'arto, laddove nessun'altra procedura sia in grado di
garantire l'esito positivo dell'intervento.
NORME PRECAUZIONALI
L'impiego del cemento osseo richiede la collaborazione
e la consultazione tra chirurgo e anestesista. In corso di
intervento si deve sempre informare anestesista quando il
cemento viene introdotto.
Evitare che il monomero venga a contatto con la pelle e
le mucose. La fase liquida dei cementi ossei ha provocato
dermatite da contatto nelle persone incaricate della loro
manipolazione e miscelazione. Lo scrupoloso rispetto
delle istruzioni per la miscelazione delle fasi liquida e
polvere può ridurre l'incidenza di questa complicanza.
La fase liquida del cemento osseo è un potente solvente
lipidico, per cui si deve evitare che venga a contatto
con i guanti in gomma o lattice. Si raccomanda perciò
di indossare un secondo paio di guanti chirurgici e di
rispettare accuratamente le istruzioni di miscelazione,
onde ridurre le possibilità di reazioni da ipersensibilità.
Per ottenere una fissazione ottimale della protesi è
importante mantenere la protesi stessa nella posizione
corretta fino al completamento del processo di
polimerizzazione. Tale accorgimento serve a mantenere
un'appropriata fissazione.
sigillato
È noto che in alcune applicazioni, ad esempio la
ricostruzione delle superfici articolari della testa del femore,
è preferibile uso precoce del cemento, al fine di ottenere
un esito favorevole. Allo stato attuale delle conoscenze, il
consenso o i dati clinici a lungo termine riguardo ai rischi
potenziali per il paziente sono scarsi o assenti, per cui
è necessario tenere in considerazione questi fattori nel
determinare se adottare o meno questa procedura.
Impianto di corpi estranei nel corpo umano aumenta
il normale rischio di infezione associato intervento
nel postoperatorio. I dati raccolti dagli studi clinici
hanno indicato chiaramente la necessità di rispettare
scrupolosamente la buona tecnica chirurgica asettica.
Dopo intervento, il paziente deve essere informato di
consultare immediatamente il medico al manifestarsi di un
eventuale infezione intercorrente, al fine di ridurre il rischio
di infezione a livello impianto.
L'estrusione del cemento oltre la sede di applicazione prevista
può causare le seguenti complicanze: ematuria, disuria, fistola
vescicale, intrappolamento ritardato del nervo sciatico da
parte del cemento estruso oltre l'area di applicazione prevista,
neuropatia locale, erosione ed occlusione vascolari locali ed
occlusione intestinale da aderenze e stenosi dell'ileo provocate
dalla reazione esotermica durante la polimerizzazione.
19
loading