- svitare la ghiera (R) dal nipplo (P);
- svitare completamente le due viti (O) e sfilare l'intero grup-
po di miscelazione nella direzione indicata dalla freccia.
Completate le operazioni di manutenzione, procedere con il rimon-
taggio della testa di combustione, seguendo a ritroso il percorso
sopra descritto, dopo aver verificato la corretta posizione degli
elettrodi di accensione e di ionizzazione (vedi 0002935990).
MISURAZIONE DELLA CORRENTE DI
IONIZZAZIONE
La corrente minima di ionizzazione per far funzionare l'apparec-
chiatura è di 1,4 µA. La fiamma del bruciatore genera una corrente
nettamente superiore, tale da non richiedere normalmente alcun
controllo da parte dell'apparecchiatura.
Qualora si voglia misurare la corrente di ionizzazione bisogna
collegare un microamperometro in serie al cavetto dell'elettrodo di
ionizzazione come rappresentato in figura.
PRECISAZIONI SULL'USO DEL PROPANO
Riteniamo utile portare a Vostra conoscenza alcune considerazioni
circa l'uso del gas liquido propano (G.P.L.).
1) Valutazione, indicativa, del costo di esercizio
a) 1 m
di gas liquido in fase gassosa ha un potere calorifico
3
inferiore, di circa 22.000 kcal.
b) Per ottenere 1 m
quido che corrispondono a circa 4 litri di gas liquido. Da
quanto sopra esposto si può dedurre che utilizzando gas
liquido (G.P.L.) si ha indicativamente la seguente equiva-
lenza: 22.000 Kcal = 1 m
(liquido) = 4 litri G.P.L. (liquido) da cui è possibile valutare il
costo di esercizio.
2) Disposizione di sicurezza
Il gas liquido (G.P.L.) ha, in fase gassosa, un peso specifico su-
periore a quello dell'aria (peso specifico relativo all'aria = 1,56 per
il propano) e quindi non si disperde nella stessa come il metano
che ha un peso specifico inferiore (peso specifico relativo all'aria
= 0,60 per il metano), ma precipita e si spande al suolo (come
fosse un liquido). Tenendo presente il principio sopra illustrato il
Ministero Dell'Interno ha disposto limitazioni nell'impiego del gas
liquido con la circolare n° 412/4183 del 6 Febbraio 1975 di cui
riassumiamo i concetti che riteniamo più importanti.
a) L'utilizzo del gas liquido (G.P.L.) bruciatore e/o caldaia può
avvenire solo in locali fuori terra e attestati verso spazi liberi.
Non sono ammesse installazioni che utilizzano il gas liquido
in locali seminterrati o interrati.
b) I locali dove si utilizza gas liquido devono avere aperture di
ventilazione prive di dispositivo di chiusura ricavate su pareti
esterne con superficie pari almeno ad 1/15 della superficie
in pianta del locale, con un minimo di 0,5 m
Un terzo della superficie complessiva di ventilazione
!
deve essere posta nella parte inferiore della parete
esterna a filo del pavimento.
3) Esecuzioni dell'impianto del gas liquido per assicurare
corretto funzionamento e sicurezza. La gassificazione natu-
rale, da batteria di bombole o serbatoio, è utilizzabile solo per
impianti di piccola potenza. La capacità di erogazione in fase di
gas, in funzione delle dimensioni del serbatoio e della tempera-
tura minima esterna sono esposte, solo a titolo indicativo, nella
seguente tabella.
4) Bruciatore
Il bruciatore deve essere richiesto specificatamente per l'uso
di gas liquido G.P.L.) affinché sia dotato di valvole gas di
dimensioni adatte per ottenere accensione corretta e rego-
lazione graduale.Il dimensionamento delle valvole è da noi
previsto per la pressione di alimentazione di circa 300 mm C.A..
Consigliamo di verificare la pressione del gas al bruciatore
mediante manometro a colonna d'acqua.
La potenza massima e minima (Kcal/h) del bruciatore resta,
i
ovviamente, quella del bruciatore originale a metano (il
G.P.L. ha un potere calorifico superiore a quello del metano
e, pertanto, per bruciare completamente richiede quantità di
aria proporzionale alla potenza termica sviluppata).
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0006081225_200912
di gas occorrono circa 2 Kg di gas li-
3
(in fase gassosa) = 2 Kg di G.P.L.
3
.
2
I
T
A
L
I
A
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O