Servizio E Manutenzione - Ferroli PEGASUS 56 LN Instrucciones De Uso, Instalación Y Mantenimiento

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PEGASUS 56 LN
3. INSTALLAZIONE
3.1 Disposizioni Generali
B
Questo apparecchio deve essere destinato solo all'uso per il quale è stato
espressamente previsto.
Questo apparecchio serve a riscaldare acqua ad una temperatura inferiore a
quella di ebollizione a pressione atmosferica e deve essere allacciato ad un im-
pianto di riscaldamento e/o ad un impianto di distribuzione acqua calda per uso
sanitario, compatibilmente alle sue caratteristiche e prestazioni ed alla sua po-
tenzialità termica. Ogni altro uso deve considerarsi improprio.
L'INSTALLAZIONE DELLA CALDAIA DEVE ESSERE EFFETTUATA SOLTANTO DA
PERSONALE SPECIALIZZATO E DI SICURA QUALIFICAZIONE, OTTEMPERANDO A
TUTTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE NEL PRESENTE MANUALE TECNICO, ALLE DI-
SPOSIZIONI DI LEGGE VIGENTI, E DI EVENTUALI NORMATIVE LOCALI E SECON-
DO LE REGOLE DELLA BUONA TECNICA.
Un'errata installazione può causare danni a persone, animali e cose, nei confronti dei
quali il costruttore non può essere ritenuto responsabile.
3.2 Luogo di installazione
Questo apparecchio è di tipo "a camera aperta" e può essere installato e funzionare solo
in locali permanentemente ventilati. Un apporto insufficiente di aria comburente alla cal-
daia ne compromette il normale funzionamento e l'evacuazione dei fumi. Inoltre i prodotti
della combustione formatisi in queste condizioni (ossidi), se dispersi nell'ambiente do-
mestico, risultano estremamente nocivi alla salute.
Il luogo di installazione deve comunque essere privo di polveri, oggetti o materiali infiam-
mabili o gas corrosivi. L'ambiente deve essere asciutto e non soggetto al gelo.
Al momento del posizionamento della caldaia, lasciare intorno alla stessa lo spazio ne-
cessario per le normali attività di manutenzione.
3.3 Collegamenti idraulici
Avvertenze
La potenzialità termica dell'apparecchio va stabilita preliminarmente con un calcolo del
fabbisogno di calore dell'edificio secondo le norme vigenti. Per il buon funzionamento e
per la durata della caldaia, l'impianto idraulico deve essere ben proporzionato e sempre
completo di tutti quegli accessori che garantiscono un funzionamento ed una conduzio-
ne regolare.
Nel caso in cui le tubazioni di mandata e ritorno impianto seguano un percorso tale per
cui, in alcuni punti si possono formare delle sacche d'aria, è opportuno installare, su que-
sti punti, una valvola di sfiato. Installare inoltre un organo di scarico nel punto più basso
dell'impianto per permetterne il completo svuotamento.
Se la caldaia è installata ad un livello inferiore a quello dell'impianto, è opportuno preve-
dere una valvola flow-stop per impedire la circolazione naturale dell'acqua nell'impianto.
E' consigliabile che il salto termico tra il collettore di mandata e quello di ritorno in caldaia,
non superi i 20 °C.
B
Non utilizzare i tubi degli impianti idraulici come messa a terra di apparecchi
elettrici.
Prima dell'installazione effettuare un lavaggio accurato di tutte le tubazioni dell'impianto
per rimuovere residui o impurità che potrebbero compromettere il buon funzionamento
dell'apparecchio.
Effettuare gli allacciamenti ai corrispettivi attacchi, come indicato in fig. 12.
Si consiglia d'interporre, fra caldaia ed impianto di riscaldamento, delle valvole d'inter-
cettazione che permettano, se necessario, d'isolare la caldaia dall'impianto.
B
Effettuare il collegamento della caldaia in modo che i suoi tubi interni siano li-
beri da tensioni.
Caratteristiche dell'acqua impianto
In presenza di acqua con durezza superiore ai 25° Fr, si prescrive l'uso di acqua oppor-
tunamente trattata, al fine di evitare possibili incrostazioni in caldaia, causate da acque
dure, o corrosioni, prodotte da acque aggressive. E' opportuno ricordare che anche pic-
cole incrostazioni di qualche millimetro di spessore provocano, a causa della loro bassa
conduttività termica, un notevole surriscaldamento delle pareti della caldaia, con conse-
guenti gravi inconvenienti.
È indispensabile il trattamento dell'acqua utilizzata nel caso di impianti molto estesi (con
grossi contenuti d'acqua) o di frequenti immissioni di acqua di reintegro nell'impianto. Se
in questi casi si rendesse successivamente necessario lo svuotamento parziale o totale
dell'impianto, si prescrive di effettuare nuovamente il riempimento con acqua trattata.
Riempimento caldaia e impianto
La pressione di caricamento ad impianto freddo, deve essere di circa 1 bar. Qualora du-
rante il funzionamento la pressione dell'impianto scendesse (a causa dell'evaporazione
dei gas disciolti nell'acqua) a valori inferiori al minimo sopra descritto, L'Utente dovrà ri-
portarla al valore iniziale. Per un corretto funzionamento della caldaia, la pressione in es-
sa, a caldo, deve essere di circa 1,5÷2 bar.
3.4 Collegamento gas
B
Prima di effettuare l'allacciamento, verificare che l'apparecchio sia predisposto
per il funzionamento con il tipo di combustibile disponibile ed effettuare una ac-
curata pulizia di tutte le tubature gas dell'impianto, per rimuovere eventuali re-
sidui che potrebbero compromettere il buon funzionamento della caldaia.
L'allacciamento gas deve essere effettuato all'attacco relativo (vedi fig. 12) in conformità
alla normativa in vigore, con tubo metallico rigido oppure con tubo flessibile a parete con-
tinua in acciaio inox, interponendo un rubinetto gas tra impianto e caldaia. Verificare che
tutte le connessioni gas siano a tenuta.
La portata del contatore gas deve essere sufficiente per l'uso simultaneo di tutti gli ap-
parecchi ad esso collegati. Il diametro del tubo gas, che esce dalla caldaia, non è deter-
minante per la scelta del diametro del tubo tra l'apparecchio ed il contatore; esso deve
essere scelto in funzione della sua lunghezza e delle perdite di carico, in conformità alla
normativa in vigore.
B
Non utilizzare i tubi del gas come messa a terra di apparecchi elettrici.
3.5 Collegamenti elettrici
La caldaia va collegata ad una linea elettrica monofase, 230 Volt-50 Hz.
B
La sicurezza elettrica dell'apparecchio è raggiunta soltanto quando lo stesso è
correttamente collegato ad un efficace impianto di messa a terra eseguito come
previsto dalle vigenti norme di sicurezza. Far verificare da personale professio-
nalmente qualificato l'efficienza e l'adeguatezza dell'impianto di terra, il costrut-
tore non è responsabile per eventuali danni causati dalla mancanza di messa
a terra dell'impianto. Far verificare inoltre che l'impianto elettrico sia adeguato
alla potenza massima assorbita dall'apparecchio, indicata in targhetta dati cal-
daia, accertando in particolare che la sezione dei cavi dell'impianto sia idonea
alla potenza assorbita dall'apparecchio.
La caldaia è precablata fornita di un cavo per l'allacciamento alla rete elettrica e fornita
di un connettore, posto all'interno del pannello comandi, predisposto per l'allacciamento
a una centralina elettronica termostatica (vedi schemi elettrici). I collegamenti alla rete
devono essere eseguiti con allacciamento fisso e dotati di un interruttore bipolare i cui
contatti abbiano una apertura di almeno 3 mm, interponendo fusibili da 3A max tra cal-
daia e linea. E' importante rispettare le polarità (LINEA: cavo marrone / NEUTRO: cavo
blu / TERRA : cavo giallo-verde) negli allacciamenti alla linea elettrica.
Accesso alla morsettiera elettrica e ai componenti interni del pannello comandi
Per accedere ai componenti elettrici interni al pannello di comando, seguire la sequenza
della fig. 2.
La disposizione dei morsetti per i diversi allacciamenti è riportata negli schemi elettrici al
cap. 5.
Legenda / sequenza
1
Coperchio caldaia
2
Vite e piastrina di fissaggio
3
Pannello di comando
3.6 Collegamento alla canna fumaria
Il tubo di raccordo alla canna fumaria deve avere un diametro non inferiore a quello di
attacco sull'antirefouleur. A partire dall'antirefouleur deve avere un tratto verticale di lun-
ghezza non inferiore a mezzo metro. Per quanto riguarda il dimensionamento e la posa
in opera delle canne fumarie e del tubo di raccordo ad esse, è d'obbligo rispettare le nor-
me vigenti.

4. SERVIZIO E MANUTENZIONE

4.1 Regolazioni
Tutte le operazioni di regolazione e trasformazione devono essere effettuate da Perso-
nale Qualificato e di sicura qualificazione.
La ditta costruttrice declina ogni responsabilità per danni a cose e/o persone derivanti
dalla manomissione dell'apparecchio da parte di persone non qualificate e non autoriz-
zate.
Regolazione della potenza impianto di riscaldamento
Tale operazione si effettua con caldaia in funzione.
Collegare un manometro alla presa di pressione 2 (fig. 3) posta a valle della valvola gas,
ruotare la manopola del termostato caldaia (rif. 5 - fig. 1) sul valore massimo.
Dopo aver tolto il tappo di protezione 5 (fig. 3), regolare la pressione del gas al bruciatore
a mezzo della vite 6 al valore desiderato (vedere tabella dei dati tecnici e i diagrammi di
variabilità di potenza riportati nel cap. 5).
Terminata questa operazione, accendere e spegnere 2, 3 volte il bruciatore, tramite il ter-
mostato di regolazione e verificare che il valore della pressione sia quello appena impo-
stato; è necessaria altrimenti un'ulteriore regolazione sino a portare la pressione al
valore corretto.
cod. 3540S232 - Rev. 01 - 02/2015
1
fig. 2 - Apertura cruscotto
IT
2
3
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