Ferroli PEGASUS 56 Instrucciones De Uso, Instalación Y Mantenimiento página 3

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PEGASUS 56
2.5 Manutenzione
É obbligatorio per l'utente fare eseguire almeno una manutenzione annuale dell'impianto
termico da personale qualificato ed almeno una verifica biennale della combustione.
Consultare la sez. 4.3 nel presente manuale per maggiori informazioni.
La pulizia del mantello, del cruscotto e delle parti estetiche della caldaia può essere ese-
guita con un panno morbido e umido eventualmente imbevuto con acqua saponata. Tutti
i detersivi abrasivi e i solventi sono da evitare.
2.6 Anomalie
Di seguito sono riportate le anomalie che possono essere causate da semplici inconve-
nienti risolvibili dall'utente.
Prima di chiamare il servizio assistenza verificare che il problema non sia im-
A
putabile a mancanza di gas o a mancanza di alimentazione elettrica.
Simbolo Anomalie
Caldaia in blocco per intervento della centralina di con-
trollo fiamma
Caldaia in blocco per pressione impianto insufficiente
(solo se é installato un pressostato acqua)
Caldaia in blocco per insufficente evacuazione dei pro-
dotti della combustione
3. INSTALLAZIONE
3.1 Disposizioni Generali
Questo apparecchio deve essere destinato
B
solo all'uso per il quale è stato espressamente
previsto.
Questo apparecchio serve a riscaldare acqua
ad una temperatura inferiore a quella di ebol-
lizione a pressione atmosferica e deve essere
allacciato ad un impianto di riscaldamento e/o
ad un impianto di distribuzione acqua calda
per uso sanitario, compatibilmente alle sue
caratteristiche e prestazioni ed alla sua poten-
zialità termica. Ogni altro uso deve conside-
rarsi improprio.
L'INSTALLAZIONE DELLA CALDAIA DEVE ESSERE EFFETTUATA SOLTANTO DA
PERSONALE SPECIALIZZATO E DI SICURA QUALIFICAZIONE, OTTEMPERANDO A
TUTTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE NEL PRESENTE MANUALE TECNICO, ALLE DI-
SPOSIZIONI DI LEGGE VIGENTI, E DI EVENTUALI NORMATIVE LOCALI E SECON-
DO LE REGOLE DELLA BUONA TECNICA.
Un'errata installazione può causare danni a persone, animali e cose, nei confronti dei
quali il costruttore non può essere ritenuto responsabile.
3.2 Luogo di installazione
Questo apparecchio è di tipo "a camera aperta" e può essere installato e funzionare solo
in locali permanentemente ventilati. Un apporto insufficiente di aria comburente alla cal-
daia ne compromette il normale funzionamento e l'evacuazione dei fumi. Inoltre i prodotti
della combustione formatisi in queste condizioni (ossidi), se dispersi nell'ambiente do-
mestico, risultano estremamente nocivi alla salute.
Il luogo di installazione deve comunque essere privo di polveri, oggetti o materiali infiam-
mabili o gas corrosivi. L'ambiente deve essere asciutto e non soggetto al gelo.
Al momento del posizionamento della caldaia, lasciare intorno alla stessa lo spazio ne-
cessario per le normali attività di manutenzione.
3.3 Collegamenti idraulici
Avvertenze
La potenzialità termica dell'apparecchio va stabilita preliminarmente con un calcolo del
fabbisogno di calore dell'edificio secondo le norme vigenti. Per il buon funzionamento e
per la durata della caldaia, l'impianto idraulico deve essere ben proporzionato e sempre
completo di tutti quegli accessori che garantiscono un funzionamento ed una conduzio-
ne regolare.
Nel caso in cui le tubazioni di mandata e ritorno impianto seguano un percorso tale per
cui, in alcuni punti si possono formare delle sacche d'aria, è opportuno installare, su que-
sti punti, una valvola di sfiato. Installare inoltre un organo di scarico nel punto più basso
dell'impianto per permetterne il completo svuotamento.
Se la caldaia è installata ad un livello inferiore a quello dell'impianto, è opportuno preve-
dere una valvola flow-stop per impedire la circolazione naturale dell'acqua nell'impianto.
Soluzione
Verificare se il rubinetto gas a monte della cal-
daia e sul contatore sono aperti.
Premere il pulsante-spia illuminato.
In caso di ripetuti blocchi caldaia, contattare il
più vicino centro assistenza.
Caricare l'impianto fino a 1-1,5 bar a freddo
tramite il rubinetto di riempimento impianto.
Chiudere il rubinetto dopo l'uso.
Svitare il coperchietto del termostato fumi e
premere il pulsante sottostante.
In caso di ripetuti blocchi caldaia contattare il
più vicino centro assisenza.
cod. 3540S424 - Rev. 00 - 10/2020
E' consigliabile che il salto termico tra il collettore di mandata e quello di ritorno in caldaia,
non superi i 20 °C.
Non utilizzare i tubi degli impianti idraulici
B
come messa a terra di apparecchi elettrici.
Prima dell'installazione effettuare un lavaggio accurato di tutte le tubazioni dell'impianto
per rimuovere residui o impurità che potrebbero compromettere il buon funzionamento
dell'apparecchio.
Effettuare gli allacciamenti ai corrispettivi attacchi, come indicato in fig. 11.
Si consiglia d'interporre, fra caldaia ed impianto di riscaldamento, delle valvole d'inter-
cettazione che permettano, se necessario, d'isolare la caldaia dall'impianto.
Effettuare il collegamento della caldaia in
B
modo che i suoi tubi interni siano liberi da ten-
sioni.
Caratteristiche dell'acqua impianto
In presenza di acqua con durezza superiore ai 25° Fr, si prescrive l'uso di acqua oppor-
tunamente trattata, al fine di evitare possibili incrostazioni in caldaia, causate da acque
dure, o corrosioni, prodotte da acque aggressive. E' opportuno ricordare che anche pic-
cole incrostazioni di qualche millimetro di spessore provocano, a causa della loro bassa
conduttività termica, un notevole surriscaldamento delle pareti della caldaia, con conse-
guenti gravi inconvenienti.
È indispensabile il trattamento dell'acqua utilizzata nel caso di impianti molto estesi (con
grossi contenuti d'acqua) o di frequenti immissioni di acqua di reintegro nell'impianto. Se
in questi casi si rendesse successivamente necessario lo svuotamento parziale o totale
dell'impianto, si prescrive di effettuare nuovamente il riempimento con acqua trattata.
Riempimento caldaia e impianto
La pressione di caricamento ad impianto freddo, deve essere di circa 1 bar. Qualora du-
rante il funzionamento la pressione dell'impianto scendesse (a causa dell'evaporazione
dei gas disciolti nell'acqua) a valori inferiori al minimo sopra descritto, L'Utente dovrà ri-
portarla al valore iniziale. Per un corretto funzionamento della caldaia, la pressione in es-
sa, a caldo, deve essere di circa 1,5÷2 bar.
3.4 Collegamento gas
Prima di effettuare l'allacciamento, verificare
B
che l'apparecchio sia predisposto per il fun-
zionamento con il tipo di combustibile disponi-
bile ed effettuare una accurata pulizia di tutte
le tubature gas dell'impianto, per rimuovere
eventuali residui che potrebbero compromet-
tere il buon funzionamento della caldaia.
L'allacciamento gas deve essere effettuato all'attacco relativo (vedi fig. 11) in conformità
alla normativa in vigore, con tubo metallico rigido oppure con tubo flessibile a parete con-
tinua in acciaio inox, interponendo un rubinetto gas tra impianto e caldaia. Verificare che
tutte le connessioni gas siano a tenuta.
La portata del contatore gas deve essere sufficiente per l'uso simultaneo di tutti gli ap-
parecchi ad esso collegati. Il diametro del tubo gas, che esce dalla caldaia, non è deter-
minante per la scelta del diametro del tubo tra l'apparecchio ed il contatore; esso deve
essere scelto in funzione della sua lunghezza e delle perdite di carico, in conformità alla
normativa in vigore.
Non utilizzare i tubi del gas come messa a
B
terra di apparecchi elettrici.
3.5 Collegamenti elettrici
La caldaia va collegata ad una linea elettrica monofase, 230 Volt-50 Hz.
La sicurezza elettrica dell'apparecchio è rag-
B
giunta soltanto quando lo stesso è corretta-
mente collegato ad un efficace impianto di
messa a terra eseguito come previsto dalle vi-
genti norme di sicurezza. Far verificare da
personale professionalmente qualificato l'effi-
cienza e l'adeguatezza dell'impianto di terra, il
costruttore non è responsabile per eventuali
danni causati dalla mancanza di messa a ter-
ra dell'impianto. Far verificare inoltre che l'im-
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IT
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