Scarico impianto
La ghiera del rubinetto di scarico è posizionata sotto la valvola di sicurezza posta all'in-
terno della caldaia.
Per scaricare l'impianto, ruotare la ghiera (rif. 1 - fig. 9) in senso antiorario per aprire il
rubinetto. Evitare l'uso di qualsiasi utensile ed agire solo con le mani.
Per scaricare solamente l'acqua in caldaia, chiudere preventivamente le valvole di inter-
cettazione tra impianto e caldaia prima di agire sulla ghiera.
fig. 9 - Valvola di sicurezza con rubinetto di scarico
3. INSTALLAZIONE
3.1 Disposizioni generali
L'INSTALLAZIONE DELLA CALDAIA DEVE ESSERE EFFETTUATA SOLTANTO DA
PERSONALE SPECIALIZZATO E DI SICURA QUALIFICAZIONE, OTTEMPERANDO A
TUTTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE NEL PRESENTE MANUALE TECNICO, ALLE
DISPOSIZIONI DI LEGGE VIGENTI, ALLE PRESCRIZIONI DELLE NORME NAZION-
ALI E LOCALI E SECONDO LE REGOLE DELLA BUONA TECNICA.
3.2 Luogo d'installazione
B
Il circuito di combustione dell'apparecchio è stagno rispetto l'ambiente di
installazione e quindi l'apparecchio può essere installato in qualunque lo-
cale ad esclusione di garage o autorimesse. L'ambiente di installazione
tuttavia deve essere sufficientemente ventilato per evitare che si creino
condizioni di pericolo in caso di, seppur piccole, perdite di gas. In caso
contrario può sussistere il pericolo di asfissia e intossicazione oppure
esplosione e incendio. Questa norma di sicurezza è imposta dalla Diretti-
va CEE n° 2009/142 per tutti gli apparecchi utilizzatori di gas, anche per
quelli cosiddetti a camera stagna.
L'apparecchio è idoneo al funzionamento in luogo parzialmente protetto, con temperat-
ura minima di -5°C. Se dotato dell'apposito kit antigelo può essere utilizzato con temper-
atura minima fino a -15°C. La caldaia deve essere installata in posizione riparata, ad
esempio sotto lo spiovente di un tetto, all'interno di un balcone o in una nicchia riparata.
Il luogo di installazione deve comunque essere privo di polveri, oggetti o materiali infiam-
mabili o gas corrosivi.
La caldaia è predisposta per l'installazione pensile a muro ed è dotata di serie di una
staffa di aggancio. Il fissaggio alla parete deve garantire un sostegno stabile ed efficace
del generatore.
Se l'apparecchio viene racchiuso entro mobili o montato affiancato lateralmente,
A
deve essere previsto lo spazio per lo smontaggio della mantellatura e per le
normali attività di manutenzione
3.3 Collegamenti idraulici
Avvertenze
B
Lo scarico della valvola di sicurezza deve essere collegato ad un imbuto o tubo
di raccolta, per evitare lo sgorgo di acqua a terra in caso di sovrapressione nel
circuito di riscaldamento. In caso contrario, se la valvola di scarico dovesse in-
tervenire allagando il locale, il costruttore della caldaia non potrà essere ritenu-
to responsabile.
B
Prima di effettuare l'allacciamento, verificare che l'apparecchio sia predisposto
per il funzionamento con il tipo di combustibile disponibile ed effettuare una ac-
curata pulizia di tutte le tubature dell'impianto.
Effettuare gli allacciamenti ai corrispettivi attacchi secondo il disegno di fig. 24 e ai sim-
boli riportati sull'apparecchio.
Nota: l'apparecchio è dotato di by-pass interno nel circuito riscaldamento.
4
IT
1
cod. 3541P661 - Rev. 00 - 06/2019
FL D CONDENS LN F24
Caratteristiche dell'acqua impianto
B
Le caldaie FL D CONDENS LN F24 sono idonee all'installazione in sistemi di ris-
caldamento con ingresso di ossigeno non significativo (rif. sistemi "caso I" nor-
ma EN14868). In sistemi con immissione di ossigeno continua (ad es. impianti
a pavimento senza tubi antidiffusione o a vaso aperto), oppure intermittente (in-
feriore del 20% del contenuto d'acqua dell'impianto) deve essere previsto un
separatore fisico (es. scambiatore a piastre).
L'acqua all'interno di un impianto di riscaldamento deve ottemperare alle leggi
e regolamenti vigenti, alle caratteristiche indicate dalla norma UNI 8065 e dev-
ono essere osservate le indicazioni della norma EN14868 (protezione dei ma-
teriali metallici contro la corrosione).
L'acqua di riempimento (primo riempimento e rabbocchi successivi) deve es-
sere limpida, con durezza indicata nella tabella riportata di seguito e trattata
con condizionanti chimici riconosciuti idonei a garantire che non si inneschino
incrostazioni, fenomeni corrosivi o aggressivi sui metalli e sulle materie plas-
tiche, non si sviluppino gas e negli impianti a bassa temperatura non proliferino
masse batteriche o microbiche.
L'acqua contenuta nell'impianto deve essere verificata con periodicità (almeno
due volte all'anno durante la stagione di utilizzo degli impianti, come previsto
dalla UNI8065) e avere un aspetto possibilmente limpido e deve rispettare i lim-
iti riportati nella tabella seguente.
PARAMETRO ACQUA
Durezza totale acqua riempimento (°F)
Durezza totale acqua impianto (°F)
PH
Rame Cu (mg/l)
Ferro Fe (mg/l)
Cloruri (mg/l)
Conducibilità (µS/cm)
Deve contenere condizionanti chimici nella concentrazione sufficiente a prote-
ggere l'impianto almeno per un anno. Negli impianti a bassa temperatura non
devono essere presenti cariche batteriche o microbiche.
I condizionanti, additivi, inibitori e liquidi antigelo devono essere dichiarati dal
produttore idonei all'uso in impianti di riscaldamento e non arrecanti danni allo
scambiatore di caldaia o ad altri componenti e/o materiali di caldaia ed impian-
to.
I condizionanti chimici devono assicurare una completa deossigenazione
dell'acqua, devono contenere specifici protettivi per i metalli gialli (rame e sue
leghe), anti incrostanti per il calcare, stabilizzatori di PH neutro e , negli impianti
a bassa temperatura biocidi specifici per l'uso in impianti di riscaldamento.
Condizionanti chimici consigliati:
SENTINEL X100 e SENTINEL X200
FERNOX F1 e FERNOX F3
L'apparecchio è equipaggiato di un sistema antigelo che attiva la caldaia in
modo riscaldamento quando la temperatura dell'acqua di mandata impianto
scende sotto i 6 °C. Il dispositivo non è attivo se viene tolta alimentazione elet-
trica e/o gas all'apparecchio. Se necessario, utilizzare per la protezione dell'im-
pianto idoneo liquido antigelo, che risponda agli stessi requisiti sopra esposti e
previsti dalla norma UNI 8065.
In presenza di adeguati trattamenti chimico-fisici dell'acqua sia di impianto che
di alimento e relativi controlli ad elevata ciclicità in grado di assicurare i para-
metri richiesti, per applicazioni esclusivamente di processo industriale, è con-
sentita l'installazione del prodotto in impianti a vaso aperto con altezza
idrostatica del vaso tale da garantire il rispetto della pressione minima di funzi-
onamento riscontrabile nelle specifiche tecniche di prodotto.
La presenza di depositi sulle superfici di scambio della caldaia dovuti alla
non osservanza delle suddette prescrizioni comporterà il non riconosci-
mento della garanzia.
Sistema antigelo, liquidi antigelo, addittivi ed inibitori
Qualora si renda necessario, è consentito l'uso di liquidi antigelo, additivi e inibitori, solo
ed esclusivamente se il produttore di suddetti liquidi o additivi fornisce una garanzia che
assicuri che i suoi prodotti sono idonei all'uso e non arrecano danni allo scambiatore di
caldaia o ad altri componenti e/o materiali di caldaia ed impianto. È proibito l'uso di liquidi
antingelo, additivi e inibitori generici, non espressamente adatti all'uso in impianti termici
e compatibili con i materiali di caldaia ed impianto.
IMPIANTO ESISTENTE
IMPIANTO NUOVO
P < 150 kW
P > 150 kW
P < 150 kW
<10
<5
<10
<15
<10
<10
7 < Ph < 8,5
7 < Ph < 8,5
Cu < 0,5 mg/l
Cu < 0,5 mg/l
Fe < 0,5 mg/l
Fe < 0,5 mg/l
Cl < 30 mg/l
Cl < 30 mg/l
< 200 µS/cm
< 200 µS/cm
P > 150 kW
<5
<5