Il Rotterdam distrattore palatale funziona in modo meccanico come un cric a forbice, per cui
maggiore è il numero di giri, minore sarà la distanza di distrazione per giro. Il seguente
diagramma lo evidenzia:
Fig. 14-1:
Intervalli di distrazione
Per ottenere nel miglior modo possibile una distanza di distrazione quotidiano di 1 mm e
rendere il maneggio il più semplice possibile per il paziente, sono stati determinati i seguenti
intervalli di distrazione; vedere anche Fig. 14-1:
Intervallo
Giri/giorno
1° intervallo
1 giro completo
2° intervallo
2 giri completi
3° intervallo
3 giri completi
4° intervallo
4 giri completi
Se l'andamento della distrazione è lineare, dopo questo periodo di tempo si dovrebbe ottenere
una distanza di distrazione di 22 mm (linea colorata nella Fig. 14-1). Dopo 22 giorni si ottiene
in realtà la distanza massima di 19 mm (linea nera nella Fig. 14-1).
Se durante l'applicazione del distrattore dovessero rendersi già necessari alcuni giri di
attivazione per fissare le placche di distrazione sull'osso (vedere capitolo 12 "Procedura
intraoperatoria", pagina 87), occorre tenere conto di questi giri negli intervalli di distrazione
sopra descritti. Se p. es. sono stati già effettuati 3 giri in ambito intraoperatorio, è necessario
iniziare la distrazione come se si trattasse già del 4° giorno di distrazione. Ciò significa che il
2°–4° intervallo inizierà rispettivamente 3 giorni prima.
90
dal
1° giorno di distrazione
8° giorno di distrazione
14° giorno di distrazione
20° giorno di distrazione
Istruzioni per l'uso
Rotterdam distrattore palatale
al
7° giorno di distrazione
13° giorno di distrazione
19° giorno di distrazione
22° giorno di distrazione
V. 2.1