5. CRITERI GENERALI DI SALDATURA
ESTRUSORE
BOBINA
MINI
ESTRUSORE
PUNTALE
Per il pre-riscaldamento delle parti da saldare, vi è montato uno strumento
riscaldante ad aria calda, la quale viene alimentata autonomamente dallo
strumento stesso.
La pressione di saldatura viene data attraverso il puntale in materiale
antiaderente fissato direttamente all'estrusore e corrispondente all'uscita
del cordone di saldatura. A seconda dell'applicazione il puntale può
presentare diverse configurazioni, per garantire una corretta ed omogenea
pressione.
Il filo di apporto, fornito in bobina, necessario alla saldatura, viene inserito
nell'apposito foro per essere plastificato nel mini estrusore. A seconda del
diametro del filo inserito, si otterranno delle portate d'estrusione in Kg,
diversificate.
ESECUZIONE
Le superfici delle parti da saldare vengono riscaldate alla temperatura di
saldatura per mezzo dell'aria calda che fuoriesce dall'apposito ugello. Il
materiale d'apporto, che esce in continuo dall'apparecchio condotto
manualmente, viene pressato sui componenti da saldare. Il flusso di
materiale che esce, spinge automaticamente in avanti l'apparecchio e
definisce la velocità di saldatura. il riscaldamento delle superfici da
accoppiare dev'essere adattato alla velocità di saldatura.
REQUISITI DEI MATERIALI
Semilavorati e materiale d'apporto devono essere idonei alla saldatura per
estrusione.
Per quanto riguarda il tipo di materiale plastico, la designazione del tipo e
le caratteristiche essenziali del materiale, dovrebbe essere disponibile
almeno un certificato del produttore, conforme alla DIN 50049.
Materiali base e di apporto devono essere in perfette condizioni di
lavorazione. Accertarsi della saldabilità delle parti secondo DVS 2203.
MATERIALE DI APPORTO PER SALDATURA
Il materiale d'apporto dev'essere scelto in base alla rispettiva saldatrice ad
estrusione scelta per la lavorazione ed al tipo di materiale del semilavorato.
Il filo utilizzato come materiale d'apporto, deve rispettare determinate
caratteristiche di precisione dimensionale, della forma e di assenza di cavità
da ritiro (DVS 2211).
Non vanno lavorati dei materiali di provenienza sconosciuta. Non è
ammessa la lavorazione di materiali rigenerati.
Il filo d'apporto dev'essere asciutto e pulito; ciò significa anche che si deve
evitare la presenza di umidità sullo stesso per non rischiare di interporla nei
giunti saldati.
FORME DEL GIUNTO
Nella scelta delle forme del giunto per recipienti ed apparecchi, valgono in
generale le norme di riferimento DVS 2205.
In modo particolare vanno tenuti presenti i principi generali di
configurazione, da un punto di vista di tecnica della saldatura, qui formulati.
Nella saldatura per estrusione vengono generalmente saldati dei giunti ad
uno strato di apporto. Se, nel caso dei semilavorati più spessi, non fosse
possibile una saldatura a "Doppia V" (vedere descrizione seguente), si
possono saldare anche giunti a più strati di apporto. Il cordone deve arrivare
lateralmente circa 3 mm al di là del giunto da saldare predisposto.
Di seguito sono rappresentate le forme dei giunti più significative e più
affermate a livello pratico per la saldatura ad estrusione.
8
I
TRASMISSIONE
STRUMENTO
RISCALDANTE
A Giunto di testa con saldatura a "v"
Giunto da saldare preparato
Va scelto un angolo di apertura tra i 45° ed i 90°, a seconda dello spessore
della lastra da saldare. La larghezza dell'apertura "B" è limitata a circa 30
mm nel caso di saldature ad uno strato di apporto, perché altrimenti il
saldatore non potrebbe più esercitare la necessaria pressione di saldatura.
Per ottenere un riscaldamento ed una saldatura sufficienti, si deve
predisporre, nella zona di vertice, una larghezza della fessura di 2 mm. Se
questa dimensione non può essere rispettata, è necessario prendere dei
provvedimenti particolari, come ad esempio dare una passata di fondo con
soffiante ad aria calda oppure ripassare con un altro strato di saldatura.
B Giunto di testa con saldatura a "Doppia V"
Preparazione lembi senza fessura
Giunto da saldare preparato
Cordone superiore saldato
Preparazione lembi con fessura
Vertice finito
Cordone inferiore saldato
Per indicazioni sulla preparazione dei lembi per la saldatura, vedere
paragrafo A.
C Giunto a "T" con saldatura ad angolo
Giunto da saldare preparato
Per indicazioni sulla preparazione dei lembi per la saldatura, vedere
paragrafo A.
La sporgenza G serve ad appoggiare e guidare il puntale di saldatura.
D Giunto "K" con doppia saldatura ad angolo
Giunto da saldare preparato
Per indicazioni sulla preparazione dei lembi per la saldatura, vedere
paragrafo A.
La sporgenza G serve ad appoggiare e guidare il puntale di saldatura.
Giunto saldato
Giunto saldato G = 10 mm
Welded joint