In ogni locale adibito ad abitazione con cubatura fino a 20 m
tenere più di un bidone per un contenuto di 15 kg. In locali con cubatura
fino a 50 m
3
non si devono tenere installati più di due bidoni per un
contenuto complessivo di 30 kg. L'installazione di recipienti di contenu-
to globale superiore a 50 kg deve essere fatta all'esterno.
Posa in opera degli apparecchi
L'installatore deve controllare che l'apparecchio di utilizzazione sia ido-
neo per il tipo di gas con il quale verrà alimentato.
Gli apparecchi fissi devono essere collegati all'impianto con tubo metal-
lico rigido oppure con tubo flessibile di acciaio inossidabile a parete
continua.
Caldaie a flusso forzato
Da norma UNI 7129 (gennaio 1992).
Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. Pro-
gettazione, installazione e manutenzione.
Le distanze minime per le sezioni di efflusso nell'atmosfera, cui debbo-
no essere situati i terminali per gli apparecchi di tipo C a tiraggio forza-
to, sono indicate nel prospetto seguente:
Posizionamento del terminale
Sotto finestra
Sotto apertura di aerazione
Sotto gronda
Sotto balcone
Da una finestra adiacente
Da un'apertura di aerazione adiacente
Da tubazione scarichi verticali od orizzontali
Da un angolo dell'edificio
Da una rientranza dell'edificio
Dal suolo o da altro piano di calpestio
Fra due terminali in verticale
Fra due terminali in orizzontale
Da una superficie frontale prospiciente
senza aperture e terminale
entro un raggio di 3 m dallo sbocco dei fumi
Idem, ma con aperture e terminale
entro un raggio di 3 m dallo sbocco dei fumi
O
P
3
non si può
Distanza
Apparecchi
oltre 16
fino a 35 kW
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
2500
M
1500
N
1000
O
2000
P
3000
G
N
C
E
M
F
A
D
B
I
H
oce.9306231145
Negli spazi a cielo libero (pozzi di ventilazione, cavedi, cortili, ecc.)
chiusi sui quattro lati, è consentito lo scarico diretto dei prodotti della
combustione di apparecchi di riscaldamento a gas con tiraggio naturale
o forzato e portata termica oltre 4 fino a 35 kW purché vengano rispet-
tate le condizioni seguenti:
a) il lato minore in pianta deve essere di lunghezza maggiore o uguale a
3,5 m.
b) il numero di colonne di terminali di scarico K che è possibile installa-
re (intendendo per colonna una serie di terminali sovrapposti, contenuti
entro una fascia verticale di 0,6 metri di larghezza) deve essere minore o
uguale al rapporto tra la superficie in pianta dello spazio a cielo libero, in
2
m
, e l'altezza in metri della parete più bassa delimitante detto spazio;
c) sulla stessa verticale non devono coesistere scarichi di impianti termi-
ci e prese d'aria di impianti di condizionamento ambienti.
Negli spazi a cielo libero adibiti ad uso esclusivo di impianti di ventila-
zione forzata o condizionamento dell'aria, è fatto assoluto divieto di in-
stallare terminali di scarico a tiraggio naturale o forzato di qualunque
tipo di apparecchio a gas, in quanto tecnicamente incompatibili fra loro.
Esempio:
Spazio a cielo libero delimitato da 4 stabili di 7 piani (di altezza totale
pari a h = 24 m) e dell'area di:
A = 3,5 m x 8 m
In base alle condizioni precisate in precedenza si ha:
- condizioni a) e c) rispettate
- condizione b) K = A/h = 28/24 = 1,16.
mm
Pertanto nello spazio a cielo libero con area pari a quella sopraindicata
ed altezza di 7 piani potrà essere installata una sola colonna di terminali
600
e quindi solo 7 apparecchi con scarico all'esterno, ciascuna di portata
600
termica non maggiore di quanto indicato nelle norme.
300
Affinché sia possibile l'installazione di una seconda colonna di termina-
300
li (K = 2) si deve avere:
400
600
1) per h = 24 m:
300
2) per A = 28 m
2
300
300
Qualche riferimento al Regolamento d'Attuazione della Legge 9 gen-
°
naio 1991 n
10 (DPR 26 Agosto 1993 n
Art. 5 comma 9
Gli edifici multipiano costituiti da più unità immobiliari devono essere
dotati di appositi condotti di evacuazione dei prodotti di combustione,
con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalle norme
tecniche UNI 7129.
Le disposizioni del presente comma possono non essere applicate in caso
di mera sostituzione di generatori di calore individuali o in caso di sin-
gole ristrutturazioni degli impianti termici individuali già esistenti, siti
in stabili plurifamiliari, qualora nella versione iniziale non dispongono
già di sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione con sbocco
sopra il tetto dell'edificio.
Art. 11 comma 9
Gli impianti termici con potenza nominale inferiore ai 35 kW devono
essere muniti di un "libretto di impianto".
Art. 11 comma 11
La compilazione iniziale del libretto nel caso gli impianti termici di nuo-
L
va installazione o da ristrutturare e, per impianti termici individuali, an-
che in caso di sostituzione dei generatori di calore, deve essere effettuata
da un installatore che possegga i requisiti richiesti per l'installazione e
manutenzione degli impianti di cui all'art. 1, comma 1, lettera c) della
legge 5 marzo 1990 n° 46.
La compilazione iniziale del libretto per impianti esistenti all'atto del-
l'entrata in vigore del presente regolamento nonché la compilazione per
le verifiche periodiche previste dal presente regolamento è effettuata dal
responsabile dell'esercizio e della manutenzione dell'impianto termico.
35
2
.
A = hxK = 24x2 = 48 m
:
h = A/K = 14 m (4 piani).
°
412)
2