Istruzioni di montaggio - Collettore
Indicazioni per il montaggio delle viti prigioniere
Il montaggio deve essere eseguito soltanto da personale specializzato. Occorre impiegare principalmente il materiale
incluso nella fornitura. Per collettori montati su grandi superfici si consiglia il montaggio dei collettori stessi su
strutture portanti autonome in profili d'acciaio. L'intelaiatura e i suoi collegamenti alle parti in muratura devono
essere controllati da un esperto di statica a seconda delle circostanze presenti sul posto.
La variante di fissaggio mediante blocchi di zavorra in cemento e tiranti permette di montare i collettori senza
perforare la copertura. I collettori vengono montati su blocchi in cemento. Per aumentare l'aderenza tra il tetto e i
blocchi di cemento, ed evitare danni alla copertura, si consiglia l'impiego di tappetini in gomma. Per l'assorbimento
di carichi derivati da raffiche di vento è necessario un ulteriore fissaggio con tiranti in acciaio dal diametro medio di
5 mm (resistenza minima alla trazione 1450 N/mm²). Il carico ammesso per il tetto e i punti di attacco del tirante
devono essere controllati sul posto da un esperto di statica.
Statica
Il montaggio deve avvenire soltanto su superfici di tetti o telai sufficientemente robusti. La robustezza del tetto o
dell'intelaiatura deve essere controllata sul posto da un esperto di statica prima del montaggio dei collettori. In
questa operazione occorre soprattutto verificare l'idoneità del legno dell'intelaiatura riguardo alla tenuta di
collegamenti a vite per il fissaggio dei collettori. La verifica dell'intera intelaiatura secondo le norme DIN 1055 parti
4 e 5 da parte di un esperto di statica è necessaria soprattutto in zone con notevoli precipitazioni nevose o in aree
esposte a forti venti. Occorre quindi prendere in considerazione tutte le caratteristiche del luogo di montaggio
(presenza di föhn, raffiche di vento, formazione di vortici, effetto ugello, ecc.) che possono portare ad un aumento
dei carichi sulle strutture.
Protezione antifulmine
Le condotte metalliche del circuito solare devono essere collegate mediante un conduttore (giallo-verde) di almeno
16 mm² CU (H07 V-U o R) con la barra principale di compensazione del potenziale. Se è già installato un
parafulmine, i collettori possono essere integrati nell'impianto già esistente. Altrimenti è possibile eseguire la messa
a terra con un cavo di massa interrato. La conduttura di terra deve essere posata fuori dalla casa. Il filo di terra deve
essere inoltre collegato con la barra di compensazione mediante una conduttura dello stesso diametro.
Collegamenti
(a vite)
I collettori devono essere collegati a tenuta mediante viti con filettatura esterna Withworth e dadi per raccordi gli
uni con gli altri, oppure con le condutture di collegamento, a seconda delle versioni. Se non sono previsti tubi flessibili
come elementi di collegamento, occorre prevedere nelle condutture di collegamento adeguati dispositivi di
compensazione delle deformazioni provocate dagli sbalzi di temperatura (archi di dilatazione, tubature flessibili). In
casi simili è possibile collegare in serie un max. di 6 collettori. Per grandi insiemi di collettori si richiede un
collegamento intermedio di archi di dilatazione o giunti flessibili (ATTENZIONE: controllare la collocazione della
pompa). Occorre verificare la collocazione corretta delle guarnizioni piane nella loro sede. Nel serraggio del raccordo
con una pinza o una chiave è necessario tenere fermo l'altro raccordo con una seconda chiave per non danneggiare
l'assorbitore.
Inclinazione collettori / Generale
Il collettore è idoneo ad un'inclinazione di minimo 15°, fino ad un massimo di 75°.
Le aperture di ventilazione e di sfiato dei collettori non devono essere chiuse al momento di montare l'impianto. Tutti
i collegamenti dei collettori, nonché i fori di ventilazione e di sfiato devono essere protetti da impurità come depositi
di polvere, ecc.
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