1. GENERALITÀ
Il regolatore basa il proprio funzionamento sulla logica binaria: l'inserzione o la disinserzione delle batterie di condensatori
avviene quindi in successione numerica partendo dalla prima in funzione di una misura di potenza reattiva detta in
"quadratura". E' indispensabile alimentarlo con segnali di tensione provenienti da due fasi (S e T) e segnale di corrente
proveniente dalla terza fase (R); un banale errore potrebbe impedirne il corretto funzionamento.
2. INSTALLAZIONE
FISSAGGIO MECCANICO
Il regolatore è previsto per il montaggio su pannello (dima di foratura 91x 91mm.) tramite gli appositi accessori forniti a
corredo. La custodia è di materiale isolante auto-estinguente.
COLLEGAMENTI ELETTRICI
Realizzabili mediante la morsettiera a faston maschio 6,35x0,8 mm. ubicata sul retro del regolatore. Lo schema di collegamento
è riportato in figura 1 (pag.5). Nell'effettuare i collegamenti del circuito voltmetrico (V-V), assicurarsi che la tensione
d'alimentazione coincida con quella indicata sull'etichetta del regolatore.
SCELTA DEL TRASFORMATORE AMPEROMETRICO (T.A.)
Utilizzare un trasformatore di corrente (T.A.) con secondario da 5A e corrente primaria, superiore alla massima assorbibile dai carichi.
•
Occorre scegliere il rapporto di trasformazione del T.A. in modo da garantire costantemente, un segnale amperometrico al secondario
compreso fra 0,5÷5A, intervallo di valori necessario ad una corretta misura del regolatore.
Il T.A. deve essere di buona qualità (classe 1) e con potenza maggiore o uguale a 5VA, per garantire precisione nelle misure e quindi
•
nella regolazione. Nel caso sia installato lontano dal regolatore, si dovrà sommare al normale consumo amperometrico (circa 2 VA), la
potenza dissipata dai cavetti di collegamento (circa 0,2 VA per metro di lunghezza su linee bifilari con sezione 2,5 mm
eventuali strumenti inseriti nel circuito amperometrico.
Le formule utilizzabili per il calcolo della reale potenza dissipata sono le seguenti:
R = 2 x
x L/S (Ω)
ρ ρ ρ ρ
2
P = (R + 0,08) x I
=resistività del conduttore (0,018 per il RAME)
ρ ρ ρ ρ
L= lunghezza cavo di collegamento circuito amperometrico (m)
I = corrente massima circolante sul secondario del T.A.
In presenza di carichi induttivi monofase (sistema trifase squilibrato), montare il T.A. sulla fase della rete con maggior necessità di
•
rifasamento (cosϕ più basso e/o maggior assorbimento di corrente elettrica).
I cavi utilizzati per il collegamento del secondario del T.A., dovranno essere di sezione pari ad almeno 2,5mm
•
Il collegamento del T.A. non deve essere protetto da fusibile o interrotto da sezionatore.
•
E' necessario da parte dell'utente inserire il trasformatore di corrente (T.A.) sulla linea dell'impianto da rifasare, esattamente a monte sia
•
dei carichi di rete che del punto di derivazione dell'alimentazione per il quadro di rifasamento: il T.A. installato deve cioè poter misurare le
correnti assorbite da tutto l'impianto, sia quelle induttive (motori o altro) sia quelle capacitive (condensatori). Eventuali condensatori per
rifasamento fisso dovranno essere montati a valle del T.A., salvo che siano utilizzati per il rifasamento del trasformatore di alimentazione
dell'impianto e dimensionati a tale scopo.
Occorre accertarsi che la fase su cui è inserito il T.A. (fase R) non venga utilizzata in derivazione per l'alimentazione voltmetrica del
•
regolatore (fasi S e T).
Prima di eseguire l'operazione di scollegamento del regolatore, accertarsi che il secondario del T.A. sia cortocircuitato, altrimenti al suo
•
interno potrebbero originarsi tensioni pericolose che lo porterebbero alla distruzione.
Nel caso in cui si debbano rifasare due o più linee (trasformatori in parallelo) si utilizzeranno due o più T.A. i cui secondari
•
alimenteranno un trasformatore sommatore con uscita 5A; in tale caso è di fondamentale importanza che i vari T.A. siano tutti montati in
corrispondenza della medesima fase (R) ed in corretta sequenza tra loro (seguendo gli appositi contrassegni K e L).
Derivando due o più cavi (per CARICHI e RIFASAMENTO) dal medesimo morsetto (fase "R") a valle dell'interruttore generale,
•
occorre far passare fisicamente attraverso il foro del T.A., tutti i due o più cavi derivati .
POTENZA DELLE BATTERIE
Per un corretto funzionamento dell'impianto, le batterie devono essere dimensionate in modo da risultare:
a) uguale alla precedente
b) il doppio della precedente
c) in parte uguali in parte doppie delle precedenti (es. 1.1.2.2.4.4)
NUMERO DEI GRADINI
Varia a seconda dei casi ed è uguale alla somma dei "pesi" delle singole batterie:
Esempio:
6 batterie in sequenza 1.1.1.1.1.1
6 batterie in sequenza 1.1.2.4.4.4
6 batterie in sequenza 1.2.4.8.16.32
N.B. Se la potenza assorbita dal carico non è costante, una regolazione eccessivamente fine comporta un elevato numero di
manovre dei relè e dei contattori, operazioni durante le quali essi sono fortemente sollecitati con riduzione della durata di
vita. Per contro una potenza di prima batteria troppo elevata comporta una minore precisione di rifasamento e può dare
adito al fenomeno della "pendolazione".
In genere 8÷16 GRADINI costituiscono la soluzione ideale.
•
RESISTENZA totale del circuito amperometrico
(VA)
POTENZA dissipata dal circuito amperometrico
S = sezione cavo di collegamento (mm
0,08 = resistenza interna del regolatore elettronico
(es. 1.1.1.1.1.1)
(es. 1.2.4.8.16.32)
forniscono 6 gradini
forniscono 16 gradini
forniscono 63 gradini
3
2
) e quella di
2
)
2
.
MU 03.04.MMM REV.2